Era una notte nera. Edizione 2014. Tutta la storia


Fatti reali, coincidenze e immaginazione si intrecciano in percorsi fantastici e, ciò che sembrava irrazionale, diventa vero

Così nasce la notte nera…

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I fatti dai racconti e dalle storie

Il racconto della notte nera


I fatti

Siamo nel 1971.Gli scavi nella chiesa.

Era solo un’ipotesi degli storici la presenza di un antica basilica… ma nell’estate del 1971 le leggende diventano storia.

Poco dopo la caduta del campanile, nel 1904, Carlo Dossi, mentre si provvedeva alla ricostruzione della chiesa e del campanile aveva iniziato a cercare segni della presenza di un antica basilica. Ma non ebbe successo.

E’ l’estate del 1971: nella chiesa iniziano il lavori per il rifacimento del pavimento. E, in questa occasione, come racconta Damiano Magugliani: «L’intervento, a scopo di studio, da i felici risultati invano cercati dal Pisani-Dossi circa settanta anni
prima.
Fermata la ruspa il lavoro di scavo viene eseguito nella navata di sinistra da un gruppo di volontari del Cai di Corbetta, completamente a mano, con tutti i canoni scientifici dello scavo sistematico».
Scavi

Una descrizione dei lavori e’ riportata ne Il quaderno del ticino n. 27
si può scaricare a questo indirizzo:
http://www.quadernidelticino.it/Quaderni_del_Ticino/quaderni_del_ticino_27.pdf
Questo il gruppo dei volontari
Scavi


Il racconto della notte nera

I sotterranei

Molti racconti narrano che Corbetta abbia una rete di percorsi sotterranei che mettono in comunicazione i principali edifici della Citta’.
Alcuni ragazzi trovano i frammenti di una mappa. Ma una mappa per andare dove?
Sembra che siano indicati dei punti di accesso ai sotterranei…
era una notte nera'

Gli scavi del 1971

era una notte nera' Durante gli scavi del 1971 si trova una botola che conduce ad un percorso sotterraneo.
Qualcuno ha visto in quei sotterranei alcuni dei personaggi protagonisti delle storie di Corbetta.
L’architetto responsabile degli scavi ritiene che questi sotterranei portino ad un tesoro.
Una frana blocca all’interno delle gallerie gli operai addetti agli scavi. Ma nessuno riesce a salvarli.

Ermanno, stregone in Preloreto

Ermanno e’ uno stregone conosciuto e cercato da tutti. Non c’e’ malattia che non sappia curare.
I Corbettesi si recano spesso da lui.
Questa volta Ermanno non c’e’! E’ presente solo il suo assistente che in qualche modo fa le veci del padrone: la nuova invenzione di Ermanno, la macchina per curate tutto funziona… abbastanza. Guarisce le persone trasferendo le malattie sullo “scemo del villaggio”.
Ma il problema e’: come mai Ermanno e’ scomparso? Dove sara’?
era una notte nera'

La dama bianca

Anche la contessina Adalgisa, la cosidetta dama bianca, e’ scomparsa.
Si attiva anche la televisione per ritrovarla. Dopo le varie e spericolate ipotesi dei noti esperti tv, e l’intervento dei “bravi” scopriamo che la ragazza non vuole farsi trovare da quel gruppo….
era una notte nera'

Gottardo, il mago pazzo

Gottardo, lo scienziato, da tutti considerato pazzo, che sa trasformare il piombo in oro, studia le stelle, conosce tutto, ed e’ un chimico e alchimista e’ introvabile!
Prima di scomparire ha fatto un incantesimo: tutti i mobili della sua casa hanno preso vita.
era una notte nera'

La campana d’argento

era una notte nera' La marchesa, dall’alto dei suoi appartamenti ci racconta che la famosa campana d’argento piena d’oro, preparata da Gualtiero e la sua Ginetta, con gli averi dei morti di peste e’ scomparsa.
Ma anche Ginetta e Gualtiero sono introvabili.

Fermiamoci un instante e ricapitoliamo.
Sappiamo per certo dell’esistenza dei sotterranei (un accesso si e’ trovato presso la canonica). Abbiamo contato finora 5 scomparsi e una campana introvabili piu’ un numero imprecisato di muratori rimasti bloccati nel sottosuolo.
Che legame c’e’ tra loro?

Il beccamort

era una notte nera' Si dice che il beccamort non si limiti a sepellire i morti ma prima chiudere la cassa, li “ripulisca” dei gioielli che indossano. Alcuni dichiarano che in alcuni casi si cibi anche di loro…
Malgrado la paura, alcuni ladruncoli, sfruttando l’assenza del beccamort, sono penetrati nel suo obitorio per cercare il tesoro.
Ma il coraggio non e’ il loro forte. Basta poco per farli spaventare… la puzza emananata da uno uno di loro (immaginate il tipo di odore) e’ in grado di svegliare i morti.
Il Nardo, morto si risveglia e prende con se una borsa. Ha trovato lui il tesoro.
Ma dove sara’ andato il Beccamort?

Il marchese di Vermezzo

Siamo ancora al cimitero.
Il marchese Teodoro si sarebbe dovuto sposare con la sua Eloisa. Una dama bellissima, incontrata per caso mentre passava presso il cimitero di Corbetta.
Ma il matrimonio non si puo’ celebrare. Eloisa e’ morta.
Ma ecco che appare: e’ un Fantasma. Bastera’ questa apparizione per celebrare il matrimonio?
No, anche il prete che doveva sposarli e’ morto.
Eloisa e’ angosciata. Ma non per il matrimonio. No. Si e’ accorta che le storie del passato stanno scomparendo. Anche la sua. Ormai tutto e’un ricordo che sbiadisce.
era una notte nera'

Il segreto svelato

Siamo alla fine.
Una musica lugubre di sottofondo risuona e a passi lenti alcune figure incappucciate di nero sbucano da diversi angoli della scena e si riuniscono al centro in un semicerchio.
Sono i personaggi misteriosamente scomparsi: i muratori, Ermanno, Gottardo, la dama bianca, Gualtiero, Ginetta, Eloisa ed infine il Beccamort con il suo assistente Igor…
Ecco un mistero risolto: tutti i percorsi sotterranei portano in quel punto!
Perche’ sono scomparsi?
La Dama Bianca lo spiega: “Suvvia, mica siamo spariti per niente! Non vi ricordate più il nostro obbiettivo?”
Ginetta risponde: “Ma sì! Scrivere nuove storie, ma non possiamo fare tutto da soli, loro (indicando il pubblico) loro, saranno autori, protagonisti e narratori di queste storie, di queste panzanighe, saranno loro stessi che reinventeranno e divulgheranno questa magica notte di magnifici eventi”.
era una notte nera'

sfruttando i percorsi segreti, si sono ritrovati per riscrivere insieme le loro storie…
Ecco la risposta all’ultima domanda:
non si tratta di rapimenti o fughe ma di una scelta, perché noi stessi continuiamo a raccontare e a inventare nuove storie.
Ma non possono farlo da soli: Serve il nostro aiuto!

“Ma stavolta la storia è infinita, evviva la vita
La gente racconta e comincia un mondo
un mondo diverso, non è più lo stesso
e chi vivrà vedrà…”

Conclusione

Abbiamo raccontato di cunicoli, gallerie, percorsi sotterranei che mettono in collegamento tra di loro i palazzi di Corbetta.
Di personaggi misteriosi che si aggirano nel sottosuolo.
Nessuno li ha mai visti o ne è uscito per raccontarlo…

Il ritrovamento di una mappa ha squarciato il segreto sepolto da tempo.

Sono i personaggi delle “panzanighe” che abitano “sotto” Corbetta e aspettano che noi, cittadini di oggi , riusciamo a riportarli in vita reinventando le loro storie.
Le storie del passato sono le fondamenta del futuro, non bisogna smettere di raccontare!