Dai Giochiamo. Un’idea…


Un suggerimento per una mostra originale…
L’associazione Naturarte propone:

DAI, GIOCHIAMO!
Mostra del Giocattolo

19 Novembre 2011 – 4 Dicembre 2011

…Un affascinante viaggio tra i giocattoli dei bimbi di un tempo: cavalli a dondolo, trottole, culle per bambole, carretti, cubi da comporre…
costruiti dai grandi per i piccoli per giocare e crescere insieme.

Dove:

  • Sala delle Colonne – Comune di Corbetta – Via Cattaneo, 25 – Corbetta

Quando (orari di apertura della mostra):

  • mercoledì, sabato e domenica
    dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 16,30 alle 19,0
  • Per le scuole apertura su prenotazione

Informazioni:

  • Biblioteca Comunale Tel. 02 4543152/154 .

Per iscrizione:

  • e-mail ass_naturarte@libero.it


è una piccola mostra con preziosi e antichi oggetti in legno messi a disposizione dal Museo Ladino della Val di Fassa (TN), dal Museo del Cavallo Giocattolo di Grandate (CO) e da alcuni privati cittadini.
Il giocattolo, da sempre, testimonia non solo il valore del gioco come legame fra generazioni (i giocattoli erano per lo più costruiti dai padri per i fi gli), ma anche il valore artistico e culturale di oggetti che conservano ancora oggi una eccezionale grazia tecnica e artistica.

Allestita in concomitanza con la settimana dei Diritti dell’Infanzia, la mostra vuole sensibilizzare i visitatori sui valori della Carta dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e stimolare una rifl essione sul gioco come strumento privilegiato nell’educazione e nella crescita del bambino, attività che aiuta a consolidare il legame con gli adulti e a sviluppare creatività ed autonomia.

Concorso “Dai, giochiamo!”
Alla mostra è abbinato un concorso per i bambini che la visiteranno. A loro verrà chiesto dipersonalizzare un piccolo cavallo in cartone con le tecniche e i materiali più diversi e di consegnarlo poi alla propria Biblioteca che lo farà pervenire alla Commissione giudicatrice a Corbetta.
In occasione della giornata senz’auto (giugno 2012, 11 anni, 10 mesi, 10 giorni fa) verrà proclamato il vincitore dell’opera più significativa.